Nel discorso di fine anno, Sergio Mattarella si mostra vicino al Terzo Settore
Parole di conforto e vicinanza al mondo del Terzo Settore sono giunte dal discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il discorso, in particolare, ha tenuto di far coincidere l’attività di volontariato e l’associazionismo sviluppatosi in seno ad essa con la pars construens del Paese e ciò che ne canalizza le energie migliori.
Di seguito, il testo integrale delle parole spese riguardo il Terzo Settore.
«Il nostro è un Paese ricco di solidarietà. Spesso la società civile è arrivata, con più efficacia e con più calore umano, in luoghi remoti non raggiunti dalle pubbliche istituzioni. Ricordo gli incontri con chi, negli ospedali o nelle periferie e in tanti luoghi di solitudine e di sofferenza dona conforto e serenità. I tanti volontari intervenuti nelle catastrofi naturali a fianco dei Corpi dello Stato.
È l’“Italia che ricuce” e che dà fiducia. Così come fanno le realtà del Terzo Settore, del No profit che rappresentano una rete preziosa di solidarietà. Si tratta di realtà che hanno ben chiara la pari dignità di ogni persona e che meritano maggiore sostegno da parte delle istituzioni, anche perché, sovente, suppliscono a lacune o a ritardi dello Stato negli interventi in aiuto dei più deboli, degli emarginati, di anziani soli, di famiglie in difficoltà, di senzatetto. Anche per questo vanno evitate “tasse sulla bontà”. È l’immagine dell’Italia positiva, che deve prevalere».
(A.S.)